Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: in

Numero di risultati: 135 in 3 pagine

  • Pagina 1 di 3

Manuale Seicento-Settecento

259961
Argan, Giulio 50 occorrenze

Manuale Seicento-Settecento

, mobile, colorito. Non è tale in sé, bensì nel soggetto che si accosta alla realtà, e ne compie l'esperienza, con la capacità di vedere al di là della

Pagina 144

Manuale Seicento-Settecento

dell’immaginazione: perciò, all’inizio, la pittura di genere contrappone alla pittura di storia e tuttavia la integra, ponendo in seno all’arte stessa

Pagina 145

Manuale Seicento-Settecento

Tanto in San Luigi dei Francesi che in Santa Maria del Popolo i quadri laterali rappresentano una «vocazione» e un «martirio», come nella cappella

Pagina 152

Manuale Seicento-Settecento

Crocefissione di San Pietro: null’altro che la meccanica della croce sollevata a forza di corde e di spalle. La macchina della morte si è messa in

Pagina 152

Manuale Seicento-Settecento

Come molti connazionali, il fiammingo PIETRO PAOLO RUBENS (Siegen 1577- Anversa 1640) dopo una prima educazione in patria, si reca in Italia «per

Pagina 154

Manuale Seicento-Settecento

È inutile chiedersi in che modo sarebbe cambiata la cultura figurativa romana se, nel 1608, Rubens non fosse tornato ad Anversa, ma fosse rimasto

Pagina 156

Manuale Seicento-Settecento

il quadro richiestogli, sei santi in adorazione dell’immagine, molto antica e venerata, della Madonna della Vallicella: nonostante il loro numero e il

Pagina 156

Manuale Seicento-Settecento

Fra i numerosi francesi emerge Valentin (1592-1634): dopo un esordio «tenebroso» in cui utilizza in chiave fortemente drammatica l’emergere del

Pagina 157

Manuale Seicento-Settecento

Più importanti dei riflessi immediati sono gli effetti lontani: muovendo dal Caravaggio, Velazquez, in Spagna, oppone la sua lucida oggettività al

Pagina 157

Manuale Seicento-Settecento

Quando, nel 1605, torna a Roma dal suo secondo, breve, soggiorno in Spagna, ORAZIO BORGIANNI (1578 c.- 1616) è uno dei capi riconosciuti del «partito

Pagina 158

Manuale Seicento-Settecento

Anche nei confronti di Annibale ha le sue riserve. In un quadro mitologico, Atalanta e Ippomene, inscrive le due figure in corsa in una precisa

Pagina 160

Manuale Seicento-Settecento

’apporto geniale del parmense GIOVANNI LANFRANCO (1582-1647). A Parma, la tradizione correggesca aveva avuto una vigorosa ripresa, rimasta però in ambito

Pagina 161

Manuale Seicento-Settecento

’archivolto spezzato, che lascia passare, fredda, una lama di lume lunare. L’irruzione del carro dell’Aurora, con i cavalli scalpitanti in un cielo venato di

Pagina 162

Manuale Seicento-Settecento

Si è molto parlato di una «crisi poetica» del Guercino, dopo il ritorno in Emilia, prima a Cento, poi, morto il Reni, a Bologna: ma è stato

Pagina 162

Manuale Seicento-Settecento

nella parte superiore, nell’assunzione al cielo, prevalga quello, neotizianesco, soprannaturale. L’interesse del Guercino è in realtà per la compattezza

Pagina 162

Manuale Seicento-Settecento

«La crociera di San Pietro è come un teatro circolare in cui la scena, anzi la macchina scenica (il baldacchino) si trova quasi al centro, e l'azione

Pagina 165

Manuale Seicento-Settecento

Posto di fronte alla questione del ciborio, che altri aveva cercato di risolvere in termini architettonici, si rende conto che bisogna cercare in un

Pagina 165

Manuale Seicento-Settecento

Il movimento è ritmo, non simmetria. Instaurato il principio di una spazialità in movimento, nulla impedisce di immaginare una rapida fuga

Pagina 166

Manuale Seicento-Settecento

, della crociera e della cupola. All’estremità opposta all’ingresso, quasi a suggerire un esito in cielo, collocherà (1657-66) la «macchina» della

Pagina 166

Manuale Seicento-Settecento

Bramante. Scopo: correggere la sproporzione della facciata troppo larga rispetto all’altezza, ridotta per lasciare in vista la cupola; inoltre, quei due

Pagina 166

Manuale Seicento-Settecento

Benché in San Pietro non possa fare a meno di misurarsi con Michelangiolo, la radice dell’architettura del Bernini è soprattutto bramantesca: lo

Pagina 167

Manuale Seicento-Settecento

berniniana: sempre, quando può, porta l’acqua nel cuore della città. Le fontane diventano un elemento essenziale dell’arredamento urbano (la barcaccia in

Pagina 168

Manuale Seicento-Settecento

strada) appare scomposta in tre elementi: la parte visibile del perimetro convesso della chiesa; le due basse ali che ne invertono la curvatura collegando

Pagina 169

Manuale Seicento-Settecento

dipendenze, ma con una qualche autonomia, in San Pietro e in palazzo Barberini. La prima opera interamente sua è il piccolo chiostro nel convento di San

Pagina 170

Manuale Seicento-Settecento

. Finirà per uccidersi in una crisi d'angoscia. C'è tuttavia una differenza: il problema della realtà, che assillava il Caravaggio, non esiste più. L’ha

Pagina 170

Manuale Seicento-Settecento

Non dissimile dalla soluzione luministica in chiaro della basilica lateranense, è quella dell’esterno di Sant’Agnese in piazza Navona (1652-57): con

Pagina 172

Manuale Seicento-Settecento

Quando, nel 1646, viene incaricato di restaurare in tutta fretta la basilica di San Giovanni in Laterano per il Giubileo del 1650, il Borromini si

Pagina 172

Manuale Seicento-Settecento

Già nel collegio di propaganda Fide (1647-62), in una via stretta che costringe alla veduta d’infilata, accentua la forza delle membrature — lesene e

Pagina 173

Manuale Seicento-Settecento

degradanti, come di pilastri allineati in una prospettiva molto tesa. Evidentemente i due contrafforti sono pensati come due ali prospettiche in

Pagina 176

Manuale Seicento-Settecento

Accanto ai tre grandi, è una folta schiera di comprimari, talvolta solo di comparse, a trasformare Roma in città-monumento, espressivo di valori

Pagina 178

Manuale Seicento-Settecento

’antico sentito come irrimediabilmente passato, sono le piccole sculture, spesso in materiale in sé prezioso, come avorio o bronzo, di soggetto classico

Pagina 179

Manuale Seicento-Settecento

classico in opere monumentali di grande impegno, come il monumento di Leone XI in San Pietro e la statua bronzea di Innocenzo X nel palazzo dei Conservatori

Pagina 179

Manuale Seicento-Settecento

, stoico, insiste sul valore morale dell’antico come exemplum virtutis. Quasi come in uno stiacciato di Donatello, lo spazio è determinato da un’architettura

Pagina 180

Manuale Seicento-Settecento

che, discendendo da Montaigne e anticipando Pascal, vede il classicismo come «esprit de justesse», in cui sono ancora indivisi i due inconciliabili

Pagina 180

Manuale Seicento-Settecento

soggetto iconograficamente non comune: a differenza della tradizione fiamminga, che ambientava le diverse scene in un unico, moderno, luogo sacro, Poussin

Pagina 181

Manuale Seicento-Settecento

lirico in GIUSEPPE RECCO (1634-1695), di maggior impegno naturalistico e drammatico in GIOVAN BATTISTA RUOPPOLO (1620 - 1685), o GIOVAN BATTISTA RECCO

Pagina 184

Manuale Seicento-Settecento

, occorrerà attendere, negli anni ottanta, l'arrivo a Firenze di Luca Giordano. In architettura, con il NIGETTI e il SILVANI, in scultura con PIETRO TACCA

Pagina 187

Manuale Seicento-Settecento

Una cultura artistica europea (nel secolo in cui si forma l’Europa politica moderna) non poteva nascere che dalla confluenza delle due grandi

Pagina 188

Manuale Seicento-Settecento

Le opere principali del Guarini a Torino sono: la chiesa di San Lorenzo, la cappella della Sindone in duomo, il palazzo Carignano, il palazzo ora

Pagina 193

Manuale Seicento-Settecento

edificio di tipo francese, anche per la sua ubicazione in un parco, con una fronte, sul Po. A dare alla città un accento monumentale, che rompesse l

Pagina 193

Manuale Seicento-Settecento

miracolosamente fermato. È l’istante in cui il calcolo matematico coincide con il percorso della fantasia che tende a Dio, l’istante in cui Dio si

Pagina 194

Manuale Seicento-Settecento

Per tutto il Settecento si sviluppa un processo interno di critica dei modi e quindi dei fini dell’arte. La storia dell'arte del Settecento, è in

Pagina 208

Manuale Seicento-Settecento

’attività teatrale lo ha abituato a concepire in grande, a servirsi di tutti gli espedienti prospettici e d’illuminazione, a non farsi scrupolo di

Pagina 208

Manuale Seicento-Settecento

È ancora l’idea di Pietro da Cortona in Santa Maria della Pace; ma qui è più netto il distacco dei tre elementi in cui si scinde l’organismo plastico

Pagina 209

Manuale Seicento-Settecento

laterali la prima, tutta in altezza la seconda, con valichi tra arco e arco, quasi fosse una chiesa gotica rivestita di forme «rococò». Lo spazio non è

Pagina 210

Manuale Seicento-Settecento

Nei due palazzi, della Consulta e Corsini, accetta la soluzione della facciata lunga, ma la ristudia in rapporto alla ragione urbanistica. La

Pagina 212

Manuale Seicento-Settecento

fuorviato perché egli stesso l’ha, in gran parte, formato e diretto. Un artista impegnato e cosciente come il Canova dev'essere discusso per le opere

Pagina 238

Manuale Seicento-Settecento

-pittorica. Il Dedalo e Icaro è impostato sul contrapposto fondamentale di due grandi zone di chiaro e di scuro: il chiaro del busto tutto in avanti ed

Pagina 240

Manuale Seicento-Settecento

». Non poteva ignorare la poetica del «sublime», i cui maggiori esponenti (dal Barry e dal Fussli al Carstens) erano in contatto continuo con Roma: che

Pagina 240

Manuale Seicento-Settecento

Null’altro che questo portarsi della realtà a livello del simbolo, questo includersi dell'idea della morte in quella della vita è il classicismo

Pagina 241

Cerca

Modifica ricerca